vitamine-minerali

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A cosa serve?
– partecipa al metabolismo delle proteine e dei grassi
– partecipa al metabolismo dell’omocisteina

Dove si trova?
– fegato (ne assorbiamo l’80% della quota presente)
– carne e latte (ne assorbiamo il 60% della quota presente)
– pesce (ne assorbiamo il 30-40% della quota presente)
– uova (ne assorbiamo il 4-9% della quota presente)

Cosa serve per il suo assorbimento?
– buona acidità nello stomaco
– enzimi digestivi dello stomaco (proteasi)
– fattore intrinseco (prodotto dallo stomaco)

Dove viene assorbita?
– a livello dell’ileo terminale (ultimo tratto dell’intestino tenue)

Quanta scorta ne abbiamo e dove?
– 2-3 mg, principalmente nel fegato e nei reni (tali depositi possono proteggere da una carenza, in alcuni casi anche per tempi prolungati – 1-5 anni)

Quali sono i valori nel sangue?
– >350 pmol/L (ottimale)
– >221 pmol/L (normale)
– 150-221 pmol/L (lieve carenza)
– <150 carenza importante e prolungata

Cosa può portare alla sua carenza?
– scarso apporto con la dieta (la cottura elimina il 30% della vitamina B12 presente negli alimenti)
– assenza dello stomaco (ad esempio dopo intervento chirurgico)
– assenza di acidità dello stomaco (in caso di gastrite atrofica o assunzione di farmaci che bloccano l’acidità dello stomaco)
– assenza della parte finale dell’ileo (intestino tenue), come ad esempio dopo intervento di emicolectomia destra con asportazione di questo tratto o resezione ileale per morbo di Crohn
– perdita di bile dall’intestino (ad esempio in caso di intestino corto, o assunzione di alcuni farmaci come la colestiramina), o con il vomito (ad esempio in caso di occlusione intestinale “alta”)
– celiachia
– alcolismo

In caso di carenza cosa succede?
– anemia perniciosa (anemia con i globuli rossi “ingrossati” e degenerazione del sistema nervoso)
– carenza di acido folico
– rialzo dell’omocisteina nel sangue
– osteoporosi
– depressione
– declino cognitivo

In caso di valori troppo alti cosa succede?
– non sono noti effetti negativi causati da valori elevati nel sangue

Fonte: LARN IV revisione, di SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)

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